Questo è il primo articolo di sette in cui spiego i punti essenziali del lavoro di Broker(Pro)
1 Analisi del rischio
2 Ricerca coperture assicurative
3 Confronto delle quotazioni
4 Negoziazione clausole contrattuali e premi
5 Piazzamento
6 Gestione Assicurativa
7 Assistenza
L’analisi del rischio (*) in ambito assicurativo è un procedimento per mezzo del quale vengono acquisite le informazioni sui rischi legati all’attività e indicate le polizze idonee alla loro copertura.
Spesso l’elenco delle coperture attivabili finisce in un documento che si chiama “Piano assicurativo” e che definisce gli obbiettivi assicurativi da perseguire in un determinato lasso di tempo.
All’interno di ciascun rischio o di ciascuna polizza verranno definite le garanzie da includere, i massimali, gli ulteriori limiti ed esclusioni, nonché le franchigie da sostenere.
Tali informazioni possono essere acquisite verbalmente o con questionari o documenti, fotografie, comunicazioni varie e vengono trasferite dal broker o dal cliente all’assicuratore. E quest’ultimo sulla base delle notizie ricevute fornirà l’offerta (composto dal Preventivo e dalle condizioni di assicurazione)
Tutto questo procedimento è molto delicato perché:
1) Se il rischio fosse descritto male e/o venissero omesse delle informazioni, tali per cui l’assicuratore non avrebbe dato il suo consenso alla stipula della polizza o lo avrebbe dato ma con un aumento del premio, l’assicurato si troverebbe nella spiacevole condizione di vedersi respinta la richiesta di indennizzo/risarcimento o nella
soluzione migliore di aver diritto a una prestazione ridotta.
2) se non venissero richieste particolari garanzie alcuni rischi potrebbero non essere assicurati;
3) se i massimali, i limiti e le franchigie per ciascuna garanzia fossero insufficienti o troppo bassi o troppo alti, si dovrebbe sostenere in proprio un danno che può mettere in crisi l’attività e vanificare lo scopo per cui si è sottoscritta la polizza.
Qualche volta gli assicurati non forniscono informazioni adeguate sul rischio o non prestano sufficientemente attenzione ai limiti e alle garanzie di polizza. Pensando forse erroneamente, che sia compito esclusivo dell’intermediario o dell’assicuratore preoccuparsi di questi aspetti fissandone i parametri o nella convinzione che stipulando la polizza esso sia coperto per tutti i rischi. La realtà invece è più amara perché:
- Non si può delegare all’intermediario (e mai all’impresa di assicurazioni) il compito di risk manager(**), a meno che non abbia una esperienza in tale attività e sia stato specificatamente incaricato;
- i rischi sono in capo a chi svolge l’attività, che li vive tutti i giorni e che conosce anche la loro trasformazione nel tempo. Ad un soggetto esterno può essere data solo il fotogramma di un determinato momento; è quindi dovere dell’assicurato fornire le informazioni richieste nel modo più chiaro, evitando di destare confusione, e aggiornarlo qualora ci siano cambiamenti nell’attività.
- se le informazioni sono state carenti o nel dubbio l’assicuratore opera inserendo tutta una serie di garanzie che posso rivelarsi anche inutili e aggravando i costi per il soggetto assicurato. Nel caso in cui invece è in concorrenza può cadere nella tentazione di togliere tutte le garanzie che non gli sono state chieste, per ridurre il premio assicurativo.
Una volta effettuata l’analisi del rischio si passa alla fase successiva quella della richiesta di quotazione.
(*) L’analisi del rischio che effettua l’intermediario assicurativo non va confuso con il procedimento che va sotto il nome di Risk Analysis ad opera di un professionista chiamato Risk manager.
(**) Il risk manager individua e valuta i rischi dell’azienda (rischi puri) indicando quale trattamento è necessario (finanziario e di prevenzione del rischio) e quali rischi assumere per aumentare il valore dell’azienda.
Vai al secondo passo richiesta di quotazione.