Gestione Assicurativa

Piazzata la polizza con l'assicuratore, inizia la fase di gestione del contratto. Possono intervenire cambiamenti nel rischio che necessitano di modifiche contrattuali.

Questo è il sesto di sette articoli in cui spiego come lavora Broker(Pro)

  1. Analisi del rischio
  2. Ricerca coperture assicurative
  3. Confronto delle quotazioni
  4. Negoziazione clausole contrattuali e premi
  5. Piazzamento
  6. Gestione Assicurativa
  7. Assistenza

 

Siamo giunti al mantenimento del contratto assicurativo dopo aver visto le fasi di analisi del rischio, della ricerca di mercato, di confronto delle quotazioni, la negoziazione e la conclusione con il piazzamento.

In questa nuova fase devo riprendere il concetto di rischio che è alla base del contratto assicurativo. Il rischio è il presupposto per cui si stipula una polizza. Se non ci fosse l’assicurazione non avrebbe ragione di esistere e perderebbe significato. Il rischio cammina giorno per giorno con l’assicurato, con la sua attività, con i suoi beni ed è influenzato anche dall’esterno. Le variazioni del rischio producono dei mutamenti nella copertura assicurativa.

Si pensi ad esempio a un fabbricato su cui è stata stipulata una polizza a copertura dell’incendio. Potremmo pensare che anche dopo 5 anni dalla firma, quel contratto sia ancora valido, purché abbia pagato il premio di rinnovo. Si, probabilmente è così, ma se nel frattempo nel fabbricato si è insediata un’attività che contiene materiali infiammabili superiori alla soglia per cui l’assicuratore aveva dato il suo consenso alla stipula e al mantenimento del contratto? Abbiamo provveduto a comunicarlo all’assicuratore?

Nel caso invece che abbia stipulato una assicurazione di responsabilità civile professionale per l’attività di revisore dei conti e sindaco, ho provveduto a comunicare all’assicuratore che nel frattempo la società è entrata in una procedura concorsuale o fallimentare?

Questi casi vanno gestiti e trattati prontamente. Nelle fasi di comunicazione bisogna essere supportati da un broker capace di recepire gli aggravamenti del rischio (e perché no, anche le diminuzioni di rischio, perché riducono il premio) e di trasferirli correttamente all’assicuratore, il quale deve provvedere con le modifiche. E’ possibile che cambiando le condizioni per cui è stato fatto inizialmente la polizza, l’assicuratore non voglia più assicurare oppure chieda dei sovrappremi o ponga delle condizioni onerose.

In questi casi potrebbe essere necessaria anche a una nuova ricerca assicurativa.

Ho fatto solo due esempi di aggravamento del rischio, ma mantenere un contratto significa anche, ricordare le scadenze e tutti gli adempimenti contrattuali. Quindi il lavoro non si esaurisce con la stipula del contratto. E cosa succede in caso di sinistro?

 

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