Sono almeno tre i motivi che dovrebbero indurre un professionista o un impresa a contrarre la polizza di responsabilità civile professionale:
- Ragione Finanziaria.
Proteggere il patrimonio da esborsi monetari che possono far chiudere l’attività o minare la liquidità. Si mette quindi in conto di pagare un importo fisso annuale a fronte di eventi dannosi che, se accadono, non è possibile risarcire con le proprie finanze, se non a scapito di un grave danno economico. Poiché la polizza copre anche le spese di resistenza, ricevuta la richiesta di risarcimento la si invia all’assicuratore per la gestione del caso.
- Aspettativa del cliente
Il cliente si aspetta di essere risarcito per un danno cagionato da negligenza, imperizia, imprudenza dell’assicurato. E la polizza è un biglietto da visita della serietà dell’azienda e sul modo di approcciare il rischio lavorativo. Risarcire il cliente o comunque far gestire la controversia dagli assicuratori è il presupposto per non perdere il cliente e per poterlo ancora servire nel futuro.
- Reputazione.
L’immagine è importante. Il mondo lavorativo è collegato attraverso relazioni personali e interpersonali. L’introduzione di internet e dei social network con le schede di gradimento dei servizi resi a portata di tutti rende necessario difendere la propria reputazione di professionista o di azienda seria e affidabile.
Per affrontare il danno reputazionale, alcune polizze inseriscono nelle loro garanzie il costo per le spese di recupero della reputazione e di immagine: come per esempio il costo delle campagne per informare che un cliente è stato risarcito o che nella controversia X l’assicurato è risultato vincitore. Si può entrare a discutere con un cliente anche se si è assolutamente in ragione.
- Obbligo
Per alcune categorie o per speciali appalti, l’assicurazione rc è un obbligo di legge che comporta sanzioni o esclusioni dalla partecipazione alle gare.
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