Una domanda che spesso ci rivolgono gli assicurati riguarda il calcolo del premio di polizza. Perché la mia polizza è così costosa? o perché è così economica? Perché il premio è aumentato da un anno all’altro?
Rispondere a queste domande è estremamente complicato perché il premio è determinato da una molteplicità di fattori che spiegarli in maniera scientifica renderebbe la trattazione dell’argomento riservata solo a dei tecnici. Per rendere il tema alla portata di tutti, si può ridurre il discorso al concetto del rischio.
Il rischio
Il rischio è la probabilità che si verifichi un determinato evento dannoso; La frequenza e l’intensità, con cui si manifesta un evento avverso, determina l’esborso monetario dell’assicuratore.
Il premio varia con il rischio. Tra un’attività e un’altra, ci sarà una che pagherà di più e una che pagherà di meno.
Per esempio l’attività di un avvocato è meno rischiosa di quella di un medico. Sia perché: la possibilità di ricevere una richiesta di risarcimento del danno nella sanità è più frequente rispetto a quello di un avvocato. Sia perché il peso complessivo dei pagamenti e del contenzioso è molto più alto per il settore dei medici.
Anche all’interno di una stessa categoria il rischio varia.
Per esempio un medico specialista in chirurgia ortopedica pagherà di più di un medico generico. Motivo? I dati statistici hanno rilevato che gli ortopedici hanno più sinistri del medico di base.
Un conto è trattare uno studio di architettura composto da due architetti che fanno design d’interni o ristrutturazione di appartamenti, un conto è assicurare uno studio di ingegneria, che progetta opere pubbliche nel settore dell’energia idroelettrica o nucleare, composto da 150 professionisti, tra cui geologi, ingegneri, architetti, periti. Il numero di persone impegnate e la difficoltà dell’opera da realizzare inciderà sul tasso del premio.
Quindi anche il numero di persone e il fatturato sono parametri di riferimento della rischiosità.
Un attività che si basa sulla forza lavoro di una sola persona pagherà di meno di un’altra che si avvale di 30. Un’impresa che fattura 50.000 euro pagherà di meno di un’altra che fattura 1.000.000 di euro.
Anche l’età può influenzare il costo.
L’esperienza può sicuramente farci rischiare di meno, ma può comportare l’assunzione di responsabilità maggiori.
I sinistri pregressi sono un ulteriore indice della rischiosità e incidono sul costo delle polizze. Essi possono colpire l’intero settore e quindi tutti gli appartenenti a quella categoria (i medici ad esempio rispetto a gli avvocati) e i relativi assicuratori, determinando un aumento del prezzo generalizzato. I sinistri possono colpire solo una impresa assicurativa andando a incidere sulla sua capacità di assumere rischi se non a un premio più alto rispetto ad altri competitori. I sinistri possono colpire il singolo assicurato. Un assicurato che avrà avuto più sinistri di un altro avrà delle condizioni meno favorevoli.
Dopo aver inquadrato il rischio, il costo della polizza è determinato dai limiti, dalle garanzie e dalle condizioni di polizza che vanno ad aumentare la probabilità di pagare il danno.
I limiti di polizza
I Massimali e i Capitali di polizza, determinano l’esposizione massima dell’assicuratore, e incideranno sul costo. Assicurare 500.000 euro costerò di meno che assicurare 10.000.000 euro. Aumentare la franchigia e lo scoperto diminuisce la probabilità che l’assicuratore pagherà per piccoli eventi. E questo sarà indotto a richiedere un premio inferiore.
Le garanzie:
Le garanzie incidono sui rischi che metto in copertura. Una polizza assicura una serie di rischi. Ad esempio un contratto di responsabilità civile professionale del commercialista assicura tutta l’attività del professionista, ma potrebbe escludere alcuni eventi. Potrebbe non essere coperta la garanzia sull’apposizione del visto di conformità o non comprendere un danno derivante dall’errata divulgazione dei dati personali. Se volessi aggiungere delle garanzie, come quelle in esame, dovrei pagare di più.
Le condizioni di assicurazione.
Le condizioni di assicurazione delimitano ancora di più la portata delle garanzie. Ad esempio potrei trovarmi con un’assicurazione di una fabbricato condominiale in cui vengono assicurati con una garanzia aggiuntiva anche i danni derivanti dalla committenza di lavori di manutenzione del fabbricato. Per cui quando vado a chiamare la ditta per fare i lavori sono convinto di essere assicurato. Peccato però che quando vado a leggere le condizioni di assicurazione che disciplinano la clausola, trovo che essa è valida soltanto se i ponteggi non superano i 2 metri e mezzo di altezza! (questa condizione l’ho trovata veramente in un testo assicurativo). Inciderà questa clausola nel premio di polizza? Forse no.
Altri fattori:
Le dimensioni dell’impresa, l’andamento del rischio nel tempo, l’esperienza nel settore, le riserve accantonate, i riassicuratori, i costi sostenuti, i guadagni che il management deve far ottenere alla proprietà, determinano il premio della polizza.
Conclusione
Non è possibile determinare a priori a quanto ammonti il costo di una polizza. Per noi Broker, il costo della polizza è frutto di una ricerca di mercato e della trattazione del rischio con le compagnie.
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